Riscaldamento

#1 – Perché il riscaldamento?

Il riscaldamento viene utilizzato in tutti gli sport, compreso il fitness. Da un punto di vista fisiologico, il riscaldamento aiuta a prevenire le lesioni e prepara i muscoli ai diversi sforzi.

Tuttavia, è davvero necessario un riscaldamento prima di iniziare una sessione di bodybuilding? L’evoluzione ci ha dimostrato che non è così. Se dovessimo strapparci i tendini del ginocchio ogni volta che corriamo o slogarci la spalla ogni volta che lanciamo un sasso senza aver fatto prima una routine di riscaldamento, probabilmente non saremmo qui a vivere. Probabilmente non saremmo qui a parlarne.

Immagino già alcuni che si dicono che questa è una sciocchezza, che il riscaldamento è essenziale e che senza di esso la seduta non andrà bene o i dolori saranno molto più intensi.

Prima che iniziate a rimproverarmi, partiamo dall’inizio.

#2 – I diversi tipi di riscaldamento:

Esistono diversi tipi di riscaldamento:

Stretching dinamico

Lo stretching dinamico tende a migliorare le prestazioni sportive e, occasionalmente, tende anche ad aumentare le prestazioni nel bodybuilding.

Esiste però una differenza fondamentale tra gli sport di prestazione atletica (atletica, equitazione, pugilato, ecc.) e il bodybuilding.

Boxe
C’è un’importante differenza tra sport come il pugilato e il bodybuilding

Nel bodybuilding, la serie di riscaldamento per ogni esercizio è già intrinsecamente una forma di stretching dinamico. Soprattutto se ogni esercizio viene eseguito con un range di movimento completo (ROM).

Tuttavia, molti movimenti atletici esplosivi, come i salti, sono per loro natura impossibili da eseguire a bassa velocità, e i movimenti con il peso corporeo non possono essere eseguiti a intensità ridotta. Per questo motivo, questi movimenti traggono beneficio dallo stretching dinamico, che è l’equivalente di una serie di riscaldamento.

Stretching statico

Lo stretching statico tende a ridurre la forza e la produzione di potenza. Questi allungamenti possono ridurre i livelli di attivazione muscolare e quindi la produzione di forza, per il buon motivo che preparano essenzialmente il sistema nervoso a rilassare il muscolo anziché attivarlo.

Riscaldamento aerobico

Il riscaldamento aerobico consiste semplicemente in un riscaldamento di 10-15 minuti su una macchina cardio a bassa intensità.

Alcuni studi hanno dimostrato che un riscaldamento di 15 minuti a bassa intensità è migliore per aumentare la forza della pressa della coscia rispetto a un riscaldamento di soli 5 minuti.

Riscaldarsi a bassa intensità prima dell’allenamento con i pesi e concentrarsi principalmente sulle proprie sensazioni è supportato dalla scienza.

#3 – L’obiettivo principale del riscaldamento

L’obiettivo principale del riscaldamento è quello di aumentare la temperatura corporea, ma anche di incrementare le prestazioni e ridurre il rischio di lesioni attraverso una serie di meccanismi fisiologici, metabolici e neurali:

  • I muscoli caldi sono meno viscosi e quindi più elastici, offrendo una minore resistenza passiva alle variazioni di lunghezza del muscolo. Ciò può aumentare la potenza e la velocità di sviluppo della forza, nonché la produzione di forza totale.
  • Essendo inattivi, aumenta il numero di legami tra i filamenti di actina e miosina nel tessuto muscolare. Di conseguenza, il muscolo si irrigidisce. Gli esercizi a tutto campo rompono questi legami e riducono la resistenza passiva del muscolo alla variazione di lunghezza, aumentando la potenza e la forza.
  • La glicolisi (la scomposizione del glicogeno muscolare in energia) è accelerata dalla temperatura. I muscoli più caldi producono più energia.
  • I tessuti più caldi hanno una velocità di conduzione nervosa più elevata, che consente una segnalazione neurale più rapida. I muscoli ricevono più rapidamente i segnali dal cervello.
  • Nei muscoli caldi, il legame tra ossigeno ed emoglobina è più debole. Questo rende più facile per l’emoglobina rilasciare ossigeno nel tessuto muscolare.
  • L’aumento della temperatura muscolare provoca una vasodilatazione, che facilita il passaggio dell’ossigeno dai polmoni ai muscoli attraverso il sangue.

Tuttavia, un riscaldamento eccessivo può portare a un affaticamento che limita la sessione. A meno che non faccia molto freddo o si sia infortunati, un riscaldamento di 10 minuti è sufficiente.

#4 – Raffreddamento

Il raffreddamento è l’opposto del riscaldamento. Come la stragrande maggioranza degli allenatori, ero solito far fare ai miei clienti un raffreddamento di 5 minuti dopo la seduta, ma da allora ho smesso di farlo. Perché?

Retour au calme

Innanzitutto, qualsiasi attività svolta aumenta la termogenesi (l’aumento della temperatura corporea). Il modo più rapido per abbassarla è rimanere passivi. Il corpo eccelle nell’omeostasi. Si raffredda perfettamente.

D’altra parte, come il riscaldamento, la calma non migliora i risultati dell’allenamento né il rischio di lesioni. E, naturalmente, non riduce l’indolenzimento muscolare.